LE NOVITÀ IN BUSTA PAGA DAL 2025

Nel 2025, la nuova struttura dell’imposizione IRPEF sui redditi di lavoro subordinato, insieme alla modifica del cuneo contributivo, incide sulle retribuzioni nette dei lavoratori subordinati.
La variazione effettiva del netto in busta paga presenta alcune specificità che vanno comprese analiticamente e rendono oggi più che mai sconsigliabile qualsiasi accordo sul netto che possa essere sottoscritto tra le parti. In dettaglio, quali sono le novità e gli impatti sulla busta paga.
La legge 207/2025 (cd. Legge di bilancio 2025) infatti interviene in materia di fiscalità del cedolino paga prevedendo alcune conferme e, al contempo, alcune novità in materia di riduzione del cuneo fiscale. L’imposizione fiscale è già stata oggetto di modifiche ad opera del D.Lgs 216/2023 che, a partire dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2024, aveva ridotto a tre le aliquote IRPEF applicabili.
Si suggerisce pertanto di far compilare ai lavoratori dipendenti, al fine di avere la situazione aggiornata con i nuovi parametri fiscali e detrazioni, il modulo irpef e detrazioni.
Inoltre, per i lavoratori dipendenti che intendono valutare, solo in sede di conguaglio fiscale, la spettanza o meno all’erogazione della nuova somma integrativa (ex trattamento integrativo) o di rinunciarvi, è estremamente necessario compilare e restituire al nostro Studio quanto prima il relativo modulo.
Si ricorda che in mancanza delle scelte di cui sopra, la valutazione e l’erogazione di tale nuova somma integrativa avverrà sulla base dell’andamento del reddito mensile e presunto dell’anno, annullando di fatto tutte le richieste precedenti inviate dai lavoratori interessati.

ALIQUOTE IRPEF 2025
La Manovra di quest’anno ha confermato a 3 le aliquote e gli scaglioni dell’IRPEF già adottati lo scorso anno:
– 23% per i redditi fino a 28.000 euro,
– 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro,
– 43% per i redditi che superano 50.000 euro.

DETRAZIONI IRPEF 2025
Restano confermati anche i valori e le formule per il calcolo delle detrazioni IRPEF:
Tra 15.000 euro e 28.000 euro: 1.910 + 1.190 * (28.000 – reddito complessivo) / (28.000 – 15.000)
Tra 28.000 euro e 50.000 euro: 1.910 * (50.000 – reddito complessivo) / (50.000 – 28.000)
Oltre i 50.000 euro non vi è diritto ad alcuna detrazione.

L’unica modifica apportata è quella che riguarda l’articolo 13, comma 1, lettera a), del TUIR, rispetto al quale viene aumentato da 1.880 euro a 1.955 euro l’importo delle detrazioni per reddito da lavoro dipendente previste con riferimento a redditi fino a 15.000 euro.

ESONERO CONTRIBUTIVO 2025
A partire dal 2025 non è più applicabile l’esonero contributivo generalizzato sulla quota dei contributi Inps IVS a carico dei dipendenti e diviene invece strutturale quello parziale (la cui misura non è ancora nota) previsto in favore delle lavoratrici, madri di due o più figli. Il beneficio viene esteso a tutte le lavoratrici dipendenti, anche a termine, e a quelle autonome non in regime forfetario.
L’esonero contributivo spetta fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo e, a decorrere dal 2027, per le madri di tre o più figli, spetterà fino al mese del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
Per gli anni 2025 e 2026, l’esonero non spetterà alle lavoratrici beneficiarie dell’esonero contributivo previsto dalla scorsa legge di Bilancio.
E’ previsto anche un limite di reddito imponibile ai fini previdenziali, che non deve essere superiore all’importo di 40.000 euro su base annua.

SOMMA INTEGRATIVA (EX TRATTAMENTO INTEGRATIVO)
La legge di Bilancio 2025 riconosce ai titolari di reddito di lavoro dipendente, ad eccezione dei percettori di redditi da pensione, che hanno un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro una somma integrativa(ex trattamento integrativo), non imponibile, determinata applicando al reddito di lavoro dipendente del contribuente la seguente percentuale:
– 7,1%, se il reddito di lavoro dipendente non è superiore a 8.500 euro;
– 5,3%, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 8.500 euro ma non a 15.000 euro;
– 4,8%, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 15.000 euro.
N.B. Ai soli fini dell’individuazione della percentuale, il reddito di lavoro dipendente è rapportato all’intero anno.

DETRAZIONE AGGIUNTIVA
Si riconosce ai titolari di reddito di lavoro dipendente che hanno un reddito complessivo superiore a 20.000 euro una detrazione aggiuntiva dall’imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro, di importo pari:
– a 1.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 20.000 euro ma non a 32.000 euro;
– al prodotto tra 1.000 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 8.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 32.000 euro ma non a 40.000 euro.
La formula da applicare la seguente:
1.000 x ((40.000-Reddito complessivo)/8.000).
Fonte: Ipsoa